Il fatto che i cani alzino spesso la gamba quando li portiamo fuori casa a fare una passeggiata non è un atteggiamento così strano.Il nostro cane, è concentrato sugli odori che incontra sul suo cammino e nella maggior parte dei casi si vuole fermare a fare la pipì.Per gli animali e soprattutto per il cane, gli odori sono dei messaggi molto precisi anche se noi nella maggior parte dei casi non li sentiamo e neanche li percepiamo.Infatti, fare la pipì per i cani(soprattutto nel caso dei maschi) non ha solo lo scopo di svuotare la vescica, ma ha anche un preciso significato:lasciare la propria firma e di conseguenza marcare o segnare il territorio in cui si trovano.
Un altro cane che passerà di li a poco è come se leggesse scritto il messaggio “qui sono passato io” oppure “ciao io sono Pluto, oppure “attenzione sono un cane irascibile ed aggressivo” ecc….. .
Il gesto di alzare la zampa quindi è un gesto importante che permette di fissare dei segnali su degli oggetti generalmente scelti verticali in quanto a terra gli odori si disperdono più velocemente ed ecco perchè i cani maschi solitamente preferiscono urinare sugli alberi, sui pali del semaforo o della luce oppure sulle ruote delle nostre automobili.
La pipì quindi è per loro un potente messaggio olfattivo, un documento di identità che li aiuta ad avere informazioni molto importanti sugli altri cani come ad esempio età, sesso, stato d’animo, carattere, salute…. .In genere si comportano così i maschi adulti, mentre i cuccioli e le femmine svuotano la vescica accosciandosi sul terreno; i cani di sesso maschile cominciano ad alzare la zampa nella pubertà, mentre quando sono cuccioli fanno pipì accucciati come le femmine.
Da oggi, dopo la lettura di questo articolo, è importante ricordare che alzare la zampa è indipendente dal bisogno di urinare, poichè anche a vescica vuota i nostri amici cani continueranno a farlo; questo ci fà capire anche perchè fino alla fine della passeggiata il nostro cane continuerà ad annusare,a fermarsi, ad alzare la zampa e depositare anche poche gocce di pipì.
Fonte:rubrica “pillole di saggezza cinifila” di Marco Bergamaschi