Notizie generali:Il  Pitone reale o più comunemente  pitone palla è il “cugino” del vietatissimo in Italia, Pitone Reticolato che è, assieme all’Anaconda  uno dei serpenti più grandi del mondo potendo raggiungere i 10m di lunghezza. Questo affascinante serpente appartiene alla famiglia dei Boidi , sottofamiglia Pitonini.
Da adulto può arrivare a misurare 1,5m, anche se solitamente la crescita si assesta su 1,2 – 1,3m. Il suo peso può raggiunge i 1,6 – 1,7 Kg. Ilmaschio è solitamente più piccolo, raggiungendo, da adulto, un diametro, nel punto più largo, pari a circa 5-6 cm. Le femmine, che nell’atto amoroso, devono essere “avvolte” dalle spire del compagno, possono arrivare a misurare 10-12cm. di diametro evidentemente per evitare che soccombano durante l’accoppiamento. Il Pitone è un costrittore, quindi la sua caratteristica peculiare è la possente muscolatura, indipendentemente dalla taglia. Una sua caratteristica è la docilità, e gli esemplari più piccoli possono talvolta dimostare una certa vivacità, soffiando e tentando di mordere. Il tutto può essere ovviato abituando i piccoli serpenti ad essere regolrmente maneggiati.

In natura trascorre la maggior parte della sua giornata nascosto all’interno di tane sotterrane abbandonate da roditori (è un serpente tendenzialmente terrestre non arboricolo) ed esce solamente per termoregolarsi o per cacciare.
Le caratteristiche “arboricole” sono più manifeste negli esemplari baby quindi è sempre consigliabile inserire uno o più rami che gli permettano di restare penzoloni durante le ore notturne.Viene chiamato anche Pitone palla per via della caratteristica di appallottolarsi quando impaurito e di mettere la testa sotto le spire.In generale è solo per i primi tempi che adotterà la posizione di”palla” quando tenterete di prenderlo, col tempo si abituerà ed inizierà a farsi prendere più agevolmente.

Terrario: raggiungendo una dimensione max. di 1, 5 m, il terrario potrà avere una base di 100×50 o 120x30cm e svilupparsi in altezza per 50-60cm.
Per farlo ambientare ed evitargli qualsiasi forma di stress sarà necessario che
gli venga messa nel terrario una tana in cui possa nascondersi durante il giorno.  Le dimensioni della tana o tunnel devono essere tali che possa starci dentro comodamente. Occorre inserire nel terrario una vaschetta di quelle che si trovano in commercio per l’acqua, grande abbastanza per poter permettergli di entrare, nell’ipotesi ne avesse voglia (troppo caldo,muta, ecc.).
E’ preferibile utilizzare radici non molto ingombranti, che in generale non abbiano un
diametro inferiore al doppio del suo e che siano saldamente sistemate al
suolo. Per quanto riguarda il fondo si può usare la coteccia specifica, la sabbia del deserto ma la soluzione ottimale è rappresentata dai tappetini di erba sintetica, che quanto ad impatto visivo non tolgono nulla alla corteccia o alla sabbia, sono resistenti, pratici, puliti e lavabili in lavatrice.

Luce,calore e umidità: il pitone reale è un serpente tipico dell‘Africa centro-occidentale. Le temperature medie delle sue zone di provenienza sono quindi oscillanti tra i 32-33°C durante il giorno e 22-24°C di notte. I tassi di umidità oscillano tra valori medi pari a 55-60% di giorno e 70-80% di notte a seconda delle stagioni.

Alimentazione: Il Pitone reale è uno dei pochi serpenti che, nei momenti più
disparati dell’anno, senza una motivazione reale, decide di non alimentarsi più. Se normalmente, questi comportamenti sono riconducibili all’avvicinarsi della muta, del letargo o, nelle femmine a gravidanze, il Pitone reale può decidere di smettere di mangiare per molto meno!!! Purtroppo i reali sono predatori carnivori e quindi vanno alimentati con prede vive. Non si abituano facilmente a mangiare prede morte e scongelate oppure cibi alternativi (pollo , cuore, ecc.).Per quanto riguarda le dimensioni della preda occorre rapportarsi al suo diametro maggiore,  e cioè le prede che vengono fornite non devono superare, in larghezza, il punto più grosso del corpo del pitone. Questo solo al fine di evitare rigurgiti da mancata digestione.

La digestione: se il pitone non riesce a defecare dopo 5/7 giorni occorre aiutarlo a farlo. Durante i 3-4 giorni successivi al pasto il serpente non andrebbe mai maneggiato. Ma dopo possiamo permettergli una “passeggiatina” sulle nostre braccia. E’ un metodo “scientificamente” provato, se non la sera stessa, il giorno dopo, dopo un’altra passeggiatina, lascerà nel terrario le feci e sarà pronto per mangiare di nuovo.Laddove ci dovessero essere evidenti sintomi di costipazione intestinale la soluzione è un bel bagno in acqua tiepida e camomilla. Bisogna tenerli in ammollo per una ventina di minuti per 3 o 4 giorni (di solito
dopo il terzo bagnetto defeca normalmente). Se anche questo non avesse
effetto è necessario rivolgersi al proprio veterniario.

La muta:durante la muta il serpente attraversa un periodo di grosso stress. Solitamente non si alimenta e, cosa molto importante, non defeca.Lo farà la notte stessa in cui muta. In questo periodo è importante fornirgli regolarmente calore durante l’arco della mattinata ed elevati tassi di umidità durante tutto il giorno.
Durante questo periodo, il cui inizio è ravvisabile da un’opacizzazione dell’intera pelle e dal cambiamento del colore degli occhi che diventano blu, a causa del depositarsi, tra la palpebra e l’occhiale che andrà perduto, del liquido linfatico che servirà al distacco dell’exuvia (vecchia pelle), occorre vaporizzare costantemente il terrario, ed anche il rettile, mantenendo l’umidità costantemente sul 70% con picchi del 90%durante la notte.
In caso di muta incompleta o imperfetta basta utilizzare il metodo dei bagni in camomilla descritto per la costipazione. Il tempo di “ammollo” deve essere portato a circa trenta minuti. Dopodichè basterà tenere il serpente in mano e, mentre si muoverà sulle nostre braccia o tra le nostre mani, lascierà strada facendo l’exuvia che non si era precedentemente tolta.

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